Utilizza troppo spesso il filtro del Cane, il padre la mette in una gabbietta per animali

Succede a Roghudi (Richùdi o Rigùdi in greco-calabro), un comune di 1.137 abitanti in provincia di Reggio Calabria.
Qui la povera sventurata, che per motivi di privacy, ed essendo ancora minorenne chiameremo Concetta si è vista vittima di un tremendo malinteso venutosi a creare per differenze generazionali.

Il Padre di Concetta, Mimmo, non avvezzo alle nuove tecnologie moderne e da poco entrato a contatto per la prima volta con uno smartphone, mentre si apprestava a mandare le immagini di “Buongiornissimo” e “Kaffè” di rito, si è ritrovato tutto ad un tratto in possesso di molteplici scatti che ritraevano il volto della figlia adornata con le inconfondibili orecchie/lingua da cane di Snapchat.cagna

Non comprendendo assolutamente l’entità di tale malformazione genetica, che fino a quel momento aveva assolutamente ignorato, e preso dal classico panico di genitore apprensivo del sud, il povero Mimmo non ci pensò due volte a prendere di peso la giovane figlia per metterla in una gabbietta per il trasporto di animali domestici e quindi portarla dal veterinario più vicino.

Inutili le grida della giovane che utilizzando espressioni anch’esse ignote al padre come “pa mi stai facendo salire il crimine” o “WTF?” hanno fatto sì che quest’ultime venissero scambiate per dei sintomi di questa misteriosa malattia.

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